Gennaio: André Brunet

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Ci sono diversi modi per descrivere come sia variegata e complessa la professione del medico veterinario.
Abbiamo pensato di farvi raccontare la professione proprio da chi la vive sulla sua pelle quotidianamente: i medici veterinari iscritti al nostro Ordine.

Ogni mese troverete una testimonianza di un Medico Veterinario valdostano che, con immagini e parole, vi descriverà la sua attività professionale.

  1. Nome e Cognome
    André Brunet
  2. Perché hai deciso di iscriverti a Medicina veterinaria?
    Il sogno di una vita … ho vissuto in mezzo a mille animali e ho SEMPRE saputo che sarei diventato veterinario.
  3. Come sono stati gli anni dell’Università?
    Intensi ma molto stimolanti … gli esami sono tanti ma ho avuto la fortuna di trovare fin da subito un ottimo gruppo di studio che si è rivelato essenziale per portare a termine il percorso con profitto e un’ottima tempistica.
  4. Quando ti sei laureato/a?
    Iscritto nel 1997 e Laureato nell’Ottobre 2002.
  5. Quando ti sei iscritto/a all’Ordine?
    2003.
  6. Ricordi come è stato il tuo primo giorno di lavoro?
    Un disastro … tanti dubbi, tanta paura di sbagliare … l’impressione di avere tutti gli occhi puntati addosso.
  7. Di cosa ti occupi ora nello specifico? Vuoi descriverci in cosa consiste la tua attuale attività professionale?
    Visite Comportamentali su Cani e Gatti e un Piano di controllo per una malattia virale su animali da Reddito.
  8. Operi in un settore in cui c’è molta concorrenza?
    Si … in Italia chiunque si prende la briga di dire la propria su patologie comportamentali, dal semplice appassionato agli educatori cinofili … e molto spesso il veterinario viene contattato solo in ultimissima istanza.
  9. Come cerchi di differenziarti dai tuoi colleghi per proporti alla tua potenziale clientela?
    La medicina comportamentale al momento è poco conosciuta e decisamente poco redditizia però ci credo e ho investito molto in questo settore … Tutto è iniziato quando, da ragazzino, tornando a casa dagli allenamenti di pallone, sono stato più volte aggredito dal nostro cane di famiglia … i miei genitori si interrogarono a lungo su cosa si potesse fare ma l’unica proposta fu un’inutile serie di insegnamenti stile seduto/terra/resta impartiti da un educatore cinofilo … il mio Tyson divenne perfetto in obbedienza ma continuò a mordermi … ho sempre pensato che si potesse fare qualcosa di più e dopo la Laurea in Medicina Veterinaria …
  10. Ti senti realizzato/a nella tua attività professionale?
    Moltissimo anche se è, al momento, scarsamente retribuita.
  11. Come sono i rapporti con i Tuoi colleghi?
    Ottimi!!! con qualche riluttanza da parte di alcuni che non mi hanno mai contattato per visite di consulenza e grande fiducia da molti altri che mi interpellano in continuazione …
  12. Come sono i rapporti con il Tuo Ordine?
    Ottimi, ho l’impressione di non essere mai solo nell’affrontare problematiche legate alla mia professione.
  13. Hai un aneddoto professionale particolarmente interessante e/o divertente che vuoi raccontare?
    Sono stato contattato per un cagnotto che , dopo anni di tranquilli viaggi in automobile, improvvisamente aveva deciso di non volerne più sapere … La soluzione si è rivelata molto più semplice del previsto quando mi è stata fatta vedere la nuova auto del proprietario … non sono molti i cani che sopporterebbero, senza essere preventivamente abituati, il rombo di una Porsche da 350 Cavalli … sembra un’astronave!
  14. Come fai a conciliare il tempo da dedicare al lavoro con il tempo da dedicare alla famiglia?
    E’ forse l’aspetto più difficile … per questo ritengo che il veterinario sia una vocazione più che una scelta professionale.
  15. Cosa ti senti di consigliare a chi vorrebbe cominciare la tua professione?
    Parlate con Medici Veterinari di vostra conoscenza che operino in vari settori e pensate bene se siete disposti a fare gli stessi sacrifici e ad avere i loro stessi orari di lavoro.
  16. Hai qualche sogno nel cassetto per il tuo futuro?
    Poter continuare con la Medicina Comportamentale e riuscire a lavorare sul Benessere degli Animali da Reddito.
  17. Hai qualche rimorso o rimpianto per il tuo passato?
    Nei momenti in cui il lavoro latita si alcuni …
  18. Concludi la tua intervista con un tuo pensiero in piena libertà che rappresenta il tuo quotidiano
    operare o la tua filosofia di vita (proverbio, riflessione, citazione etc..).
    L’aspetto più difficile del mio lavoro è valutare la normalità … nella medicina comportamentale non esistono parametri o esami esaustivi e rari sono i sintomi patognomonici … devo entrare per un attimo nella vita dell’animale e capire cosa cerca di comunicare … inoltre comportamenti non accettati da alcuni proprietari sono premiati e ricercati da altri (pensate ad un cane che abbaia per segnalare chi passa sul pianerottolo in un condominio e al cane preso “per fare la guardia” alla proprietà!). L’aspetto più facile del mio lavoro è legato indissolubilmente alla comunicazione con gli animali … non esistono bugie, cani e gatti (ma anche bovini,cavalli …) condividono il focolare domestico con l’uomo da millenni e siamo davvero nudi di fronte alle loro capacità interpretative del linguaggio paraverbale … e da un lato , seppur a fatica, progredisco sempre di più nella comprensione degli animali dall’altro stento sempre più a comprendere molte logiche umane sinceramente …