Il nostro iscritto Andrea Visentin ha affrontato, nei suoi articoli passati, varie tematiche inerenti l’informatica, la comunicazione, i compiti e funzioni del medico veterinario comportamentista, la sicurezza alimentare, le norme di igiene e profilassi, l’epidemiologia, la sorveglianza e le aggressioni canine.
Ora la sfida diventa ardua: proporre un approccio introduttivo e divulgativo al sistema HACCP dove la semplice identificazione di un passaggio critico consente di riconoscere il momento della produzione in cui è necessario effettuare un controllo o archiviare dei dati.
Provate ad immaginare che cosa succede se preparate il pranzo cucinando la pasta senza pensare al sugo ed una volta scolata cominciate a scottare i pomodori per preparare il sugo.
Diagrammi e schemi
È cominciata la bella stagione, le piante si svegliano dal riposo invernale. I piccoli amici cominciano a svegliarsi ed essere attivi dopo il lungo sonno invernale.
Con i primi raggi di sole riprendono le attività del giardino. Il grosso cane si dirige verso un cespuglio sempreverde addossato al muro di pietra esposto a sud, durante i suoi giri invernali lo ha osservato spesso. I rami arrivano fino a terra, lui comincia a studiare il problema infilandosi con cautela sotto il manto vegetale.
Dopo un po’ si vede una nuvola di terra uscire da un lato; contemporaneamente in un angolo recintato del giardino il piccolo cane della prateria apre il suo cantiere.
Il terreno si è asciugato ed ormai il ghiaccio è un ricordo. Sceglie un punto preciso del terreno, ben riparato dal vento ed anche da possibili attacchi dall’alto, comincia i lavori di scavo con una tecnica invidiabile.
In tutti i processi produttivi, dal più semplice al più complesso, si parte da una fase di progettazione e di elaborazione dell’idea iniziale che porterà ad un processo finito dopo una serie di aggiustamenti, variazioni e ripensamenti.
Per assicurare la creazione di un prodotto conforme all’idea iniziale si comincia con l’elaborazione di un diagramma della produzione cioè del primo passo per la creazione di un sistema di qualità. Schematizzare la produzione permette di mettere su carta l’intero processo: dalla partenza fino alla consegna.
In questo modo si possono identificare le varie fasi di produzione, i punti critici. Ossia quei punti da cui si possono trarre informazioni o da cui nascono delle informazioni scritte sulla produzione.
La semplice identificazione di un passaggio critico consente di riconoscere il momento della produzione in cui è necessario effettuare un controllo o archiviare dei dati.
Una qualsiasi operazione deve seguire un certo ordine indicato: da una ricetta, dallo schema di montaggio, dalla mappa della metropolitana, dal piano di lavoro. Se non si ha ben chiaro l’ordine in cui avvengono determinate operazioni si rischia di effettuare qualche lavorazioni in un modo non corretto.
Provate ad immaginare che cosa succede se al posto di seguire lo schema indicato per montare un mobile, mettete i ripiani in cristallo senza fissarli e poi spostate il mobile. Oppure preparate il pranzo cucinando la pasta senza pensare al sugo ed una volta scolata cominciate a scottare i pomodori per preparare il sugo.
Con tutta probabilità dovrete mangiare la vostra pasta con solo olio o burro!
Dalle nuvole di terra riemerge il grosso cane tutto sporco, si da una vigorosa scrollata e si dirige verso il cantiere del piccolo cane della prateria. I lavori di scavo in questa zona si svolgono con maggiore ordine, il piccolo animale scava e sposta la terra in un punto, si sposta quindi vicino alla nuova montagnola di terra per allontanarla ancora, per tornare di nuovo allo scavo principale. Il grosso cane si stende per riposare e nel frattempo controlla il piccolo.
La creazione del diagramma di flusso e la sua verifica sul campo rappresenta il primo passo per la costituzione di un sistema di autocontrollo o Haccp.
È su questo documento che il team di lavoro deve ragionare, effettuare i controlli e prendere le decisioni.
Una volta mi è capitato di parlare di questa figura oscura ad un gruppo di persone ed ho riscontrato una notevole ostilità nei suoi confronti. Comprendere il meccanismo è forse difficile in un primo momento, ma rappresenta un elemento essenziale del sistema. Tutti gli esempi che si trovano sono di origine matematica “elementi da ingegneri” e con questa espressione “forse” dispregiativa viene chiuso l’argomento. Ci si trova di fronte ad un muro, non si possono portare queste cose complicate nel mondo agricolo.
Siamo sicuri che queste “cose da ingegneri” non siano già presenti nel mondo agricolo?
L’agricoltura e le sue produzioni sono davvero così lontane dal mondo industriale moderno?
Certo esistono grandi industrie agro-alimentari che applicano i dettami del sistema industriale alle loro produzioni. Ma il resto del mondo agricolo?
Se leggete i testi e guardate i risultati ne siete certi?
Sono elementi estranei?
Con la primavera che incalza potete porvi la domanda guardando i giardini, i terreni, le campagne. Analizzate le fasi di lavorazione dei prodotti tradizionali, le “ricette della nonna” guardatele con occhio critico e datevi la risposta.
Sono sicuro che se lo farete senza preconcetti arriverete a dire che, senza grande fatica, possono essere trasformate in una rappresentazione con diagramma di flusso. Semplicemente disegnando le caselline e scrivendo dentro i singoli paragrafi.
Non sono cose da iniziati, riservate a quegli esseri speciali capaci di programmare un videoregistratore. Le usiamo tutti i giorni anche se fanno parte di una branca particolare della matematica. Li usiamo tutti, anche se non ce ne accorgiamo e in molti casi non siamo coscienti di che cosa stiamo facendo.
Il problema nasce quando li dobbiamo usare coscientemente, in questo caso cominciano le schermaglie difensive, diventano cose da “ingegneri”. Oscuri segni sulla carta di cui non possiamo comprendere il significato, quasi fossero antichi testi runici (per chi non la conosce è l’antica lingua druidica usata da celti e vichinghi, i primi non scrivevano i secondi hanno lasciato testi scritti).
Questa diffidenza nei confronti di questo oscuro metodo di analisi della produzione porta al rifiuto di tutto il sistema. Non c’è il desiderio di provare oppure, ancora peggio, prendere qualche cosa di già preconfezionato, pronto per l’uso, ma per una realtà differente.
Questa via più semplice porta ad inficiare tutto il sistema se non si cercano gli aggiustamenti necessari e tutto a causa di un rifiuto del sistema.
Si risponde con un classico: non mi scocciare con queste idee strane, Io lavoro tutto il giorno non ho tempo da perdere. Non crediate che sia una cosa riservata alle generazioni più anziane, la stessa risposta la ottenete anche dai giovani.
Il grosso cane scruta il suo lavoro, si rialza e comincia ad effettuare ingressi ed uscite dalla sua tana. Prova e riprova prima di tornare al suo punto di osservazione. Le operazioni di scavo del piccolo cane della prateria sono diventate ormai un cantiere di grandi dimensioni.
L’accesso è costituito da un’autostrada perfettamente liscia che porta all’apertura di un tunnel dal quale riemerge ogni tanto per portare un carico di terra, fare un turno di guardia e mangiare qualcuno dei suoi croccantini. Ad un certo punto decidete che è il caso di catturare il piccolo animale e di riportarlo a casa poiché siete sicuri che sia esausto, anche se non vuole darlo a vedere. Il grosso cane, da parte sua, si dirige tranquillamente verso la sua comoda cuccia per studiare meglio il piano costruttivo. I due cantieri resteranno fermi fino alla prossima settimana, i due cuccioli sono esausti e passeranno il resto della settimana riposando e forse revisionando il loro progetto.
Se cominciate la vostra ricerca digitando “Diagrammi di flusso”
Circa 105.000 risultati (0,30 secondi); per continuare vi consiglierei di scegliere un riferimento al sistema HACCP riferito al vostro settore di interesse partite senza paura e riuscirete nel vostro intento.