Ci sono diversi modi per descrivere come sia variegata e complessa la professione del medico veterinario. Abbiamo pensato di farvi raccontare la professione proprio da chi la vive sulla sua pelle quotidianamente: i medici veterinari iscritti al nostro Ordine.
Ogni mese troverete una testimonianza di un Medico Veterinario valdostano che, con immagini e parole, vi descriverà la sua attività professionale.
- Nome e Cognome
Stefania Lazzaron. - Perché hai deciso di iscriverti a Medicina veterinaria?
In realta avrei voluto fare giurispudenza, ma un’amica farmacista con cui condividevo la passione del cavallo mi ha convinta a iscrivermi a veterinaria a Parma e mi ha aiutata a preparare il test di ammissione.
Anche se non la vedo da diverso tempo le sono ancora grata …. - Come sono stati gli anni dell’Università?
Indimenticabili ma sembrano lontanissimi. - Quando ti sei laureato/a?
Nel 1998. - Quando ti sei iscritto/a all’Ordine?
Nel 1999, mi sembra. - Ricordi come è stato il tuo primo giorno di lavoro?
Non in assoluto, ma ricordo il primo cliente in ambulatorio: un cagnolino bravissimo con le pulci.
Io, tutta rossa, che cercavo di aprire il front line con le mani che mi tremavano e il cane e il proprietario che mi guardavano imbarazzati … - Di cosa ti occupi ora nello specifico? Vuoi descriverci in cosa consiste la tua attuale attività professionale?
Mi occupo di cani e gatti, ma solo se non sanguinano: odio la chirurgia. - Operi in un settore in cui c’è molta concorrenza?
La concorrenza è l’anima del commercio…
Certo ne faremmo a meno, ma negli ultimi anni sono aumentati anche i pazienti e le loro esigenze … quindi sopravviviamo. - Come cerchi di differenziarti dai tuoi colleghi per proporti alla tua potenziale clientela?
Non so se posso dire di differenziarmi…. mi interesso di dermatologia, mi occupo di medicina generale e di radiologia. - Ti senti realizzato/a nella tua attività professionale?
Questo lavoro mi piace molto e con il passare del tempo mi innamoro sempre di più di cani e gatti che hanno sempre da regalarmi nuove emozioni (sembra banale ma davvero alle volte mi emoziono a guardare queste bestiole relazionarsi con noi). - Come sono i rapporti con i Tuoi colleghi?
Con alcuni ho rapporti professionali costruttivi e negli anni abbiamo stretto collaborazioni che ci permettono di lavorare meglio.
Tra i veterinari conto anche alcuni amici/amiche importanti. - Come sono i rapporti con il Tuo Ordine?
Io sono un po sfuggente, ma l’ordine degli ultimi anni ha lavorato bene e mi ha conquistato. - Hai un aneddoto professionale particolarmente interessante e/o divertente che vuoi raccontare?
Direi di no.
Si potrebbero scrivere libri su certe frasi memorabili dei proprietari, ma dovrei segnarmele perche poi me le dimentico subito. E soprattutto non rendono come quando le senti da loro direttamente. - Come fai a conciliare il tempo da dedicare al lavoro con il tempo da dedicare alla famiglia?
Fortunatamente la mia famiglia divide volentieri il tempo con i pazienti dell’ambulatorio.
A tutti piacciono gli animali e quindi capiscono che se questi hanno bisogno di me, devo andare…
Poi in vacanza cerco di staccare del tutto la spina… - Cosa ti senti di consigliare a chi vorrebbe cominciare la tua professione?
Sicuramente può essere una bella professione, ma non si deve pensare che amando gli animali si sia necessariamente un bravo veterinario. - Hai qualche sogno nel cassetto per il tuo futuro?
Si, ma per scaramanzia preferisco non rivelarli. - Hai qualche rimorso o rimpianto per il tuo passato?
In tutta onestà no: ho fatto quello che in quel momento mi andava di fare e ad oggi non ho rimpianti.
Certo fare la mamma a quarantanni è dura fisicamente, ma prima non avrei avuto la testa per farlo… cercherò di mantenermi giovane. - Concludi la tua intervista con un tuo pensiero in piena libertà che rappresenta il tuo quotidiano operare o la tua filosofia di vita (proverbio, riflessione, citazione etc..).
Vivi come se domani fosse l’ultimo giorno e impara come se avessi tutta la vita davanti…. non ricordo chi l’ha detto, ma anche nei rapporti con le persone a cui tengo penso sempre che domani potrebbe essere l’ultimo giorno… perchè arrabbiarsi o litigare?