Free trial in Inghilterra per veterinario: la replica di Edmondo Prati

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A fine giugno avevamo pubblicato un’email pervenuta dal Collega Alan Danielski che, riferendosi ad un’offerta di free trial in Inghilterra divulgata e trasmessaci da Edmondo Prati, ci segnalava a nome suo e di altri Colleghi alcune considerazioni in merito, con preghiera di diffusione presso gli altri Ordini di Veterinari italiani. 
A fine settembre, Edmondo Prati ci ha comunicato il bilancio conclusivo del free trial in oggetto.
Nel mese successivo il Collega Alan Danielski ci aveva segnalato l’esperienza diretta di una giovane veterinaria che aveva partecipato a questo free trial.
Ora il Collega Edmondo Prati chiede il diritto di replica, fornendo ulteriori dettagli inerenti l’opportunità promossa e diffusa nel mese di maggio. 
In un’ottica di trasparenza pubblichiamo quindi integralmente la lettera e siamo disponibili ad accogliere e pubblicare le eventuali contro repliche dei diretti interessati.

 

Messaggio del Dottor Edmondo Prati:

 

Caro Presidente,

nonostante la mia non piu’ troppo giovane eta’ ed i miei oltre 30 anni di professione, qualche volta l’animo umano e’ ancora in grado di stupirmi.

Mi ero ripromesso di non scrivere piu’ su questo argomento, ma la mia maturita’ e, se vuole, la mia capacita’ di comprensione degli atteggiamenti, non sono stati sufficienti a smorzare il desiderio di replica. Troppo forte. Questa lettera sara’ comunque l’ultima. Il tempo e’ prezioso.

Ma andiamo con ordine. Fermo restando che quello che e’ scritto nella mia email di Maggio e quello che e’ stato ribadito e chiarito nella mia email di Settembre sono dati di fatto, il passo successivo e’ valutare gli argomenti che la “anonima” collega ha sollevato. Tra l’altro mi chiedo se sia corretto e legale per un Ente Pubblico quale un Ordine Professionale, anche se autonomo, pubblicare una lettera anonima.

Ritorsioni? Forse che la “anonima” collega si confronti abitualmente con persone in grado di fare ritorsioni? Che ci sia da parte mia la possibilita’ di avviare una azione penale per questa affermazione? Mah? Chi mi conosce sa che sono una persona educata e corretta, e non mi sfiora nemmeno lontanamente un pensiero del genere.

Quindi lasciamo stare; non e’ nemmeno il caso di restare ancora un minuto su questo argomento.

Bene. Ricominciamo.

 

Tra le centinaia di emails che mi sono arrivate, sono stati scelti alcuni colleghi che, SULLA CARTA e sottolineo SULLA CARTA avevano le caratteristiche di knowledge e skills che potevano andare bene per la nostra clinica.

Io sono una persona che tendenzialmente non butta via niente e mi sono riletto lo scambio di emails, tra me e loro, ancora qualche giorno fa.

Risultato: tutti i colleghi sapevano benissimo che avrebbero partecipato ad un Free Trial e che non c’era nessuna promessa di lavoro, quindi non si sa da dove sia venuta fuori questa informazione riportata dalla “anonima” collega. Dal tono usato, sembra che la scrivente affermi che, per certo, alcuni colleghi avrebbero ricevuto una offerta di lavoro per lavorare all’interno della stessa clinica ed altri in un’altra sede?

Non l’ho trovato scritto da nessuna parte. Il mio forte sospetto e’ che per alcune persone, e magari la scrivente non e’ la sola, essere scartati ad un colloquio di lavoro rappresenti un’onta insuperabile per il loro orgoglio e l’arrabbiatura sia incontenibile.

A questo punto mi spiegherei anche le motivazioni che hanno spinto la “anonima” collega a scrivere cio’ che ha scritto: la rabbia le ha fatto sentire cose mai dette in nessuna sede e leggere cose non scritte? Forse una sopravvalutazione delle proprie capacità?

Una ferita troppo profonda dell’ego? Non lo so, ma mi auguro per lei che non sia cosi, me lo auguro per il suo benessere.

Il pensiero di cui sopra e’ accentuato anche da un altro passaggio dove si legge che “…..il Principal ha detto loro che il gruppo non stava cercando veterinari”. Questa affermazione mi fa pensare che la scarsa conoscenza della lingua possa essere stata fatale per la collega: infatti, per prima cosa l’intervistatore non era il Principal, ma era l’Area Manager e, soprattutto, STIAMO ANCORA CERCANDO UN VETERINARIO!

Ripeto: STIAMO ANCORA CERCANDO UN VETERINARIO! Che l’Area Manager abbia detto che non stiamo cercando vets con le caratteristiche mostrate dalla persona che stava intervistando ? Forse, ancora una volta si e’ detto che le caratteristiche ricercate si possono spesso acquisire con l’esperienza in UK, che questa esperienza e’ fondamentale, che e’ stata suggerita e non e’ stato capito? La scarsa conoscenza della lingua ha colpito ancora? Tra quelli valutati non e’ stato ancora trovato il collega con il necessario knowledge e skills. Mi dispiace per le persone scartate, ma evidentemente non erano le persone giuste.

Presa in giro? Sulla base delle osservazioni piu’ sopra riportate non si tratta invece che si sono volute sentire e si sono volute leggere cose che si e’ VOLUTO sentire e leggere? Ancora una volta un eccesso di ego?

 

E adesso passiamo all’argomento sostituzioni.

Ai colleghi e’ stato chiesto in modo chiaro, preciso ed educato se avessero avuto piacere di sostituire il vet mancante.

Assumendo che si tratti di persone adulte e dotate di una buona intelligenza, la loro risposta, positiva ed entusiasta e di loro libera scelta, e’ stata presa per ragionata e logica.

La loro posizione non poteva essere considerata come Locum, per ragioni tecniche e burocratiche e per ragioni di knowledge e skills facilmente intuibili da tutti e sulle quali non e’ il caso di soffermarci.

La ragazza, come e’ stata definita nella presentazione della sua email, sembra invece convinta che I candidati al Free Trial potessero essere paragonabili a locums.

Che si tratti ancora una volta di eccesso di autostima? Comunque, per concludere questo argomento, e’ chiaro che se i due colleghi, che hanno avuto piacere durante il loro Free Trial di figurare in prima persona e non come elementi aggiunti e da valutare, non se la fossero sentita di farlo, certamente non lo avrebbero fatto.

Ci si augura di avere a che fare con persone adulte e consapevoli. Ovviamente tutto il personale della clinica, sapendo che i due colleghi erano ai loro primi passi e non erano dotati della necessaria autonomia, li hanno supportati con ogni mezzo. E tutti noi lo abbiamo fatto volentieri e con passione. In alcune occasioni, anzi, sono stati sfiorati formal complaints da parte di clienti insoddisfatti e altre persone, ma, ancora una volta, l’operato di chi era intorno ha aiutato i colleghi evitando il peggio. I due colleghi scartati, se mi stanno leggendo, sanno bene di cosa sto parlando.

 

Altro argomento: i due colleghi assunti in precedenza. Questi due colleghi sono stati assunti alcuni mesi prima della partenza ufficiale del Free Trial, ma HANNO SEGUITO LO STESSO PERCORSO.

Percorso che mi risulta essere comune in tutto il Mondo: presentazione, valutazione, colloquio finale.

Alcuni mesi dopo lo abbiamo chiamato Free Trial, ma i due colleghi Italiani hanno fatto come tutti gli altri: mi hanno mandato emails, sono stati valutati per alcune settimane e, da ultimo, hanno avuto un colloquio finale. Vogliamo chiamarlo in un modo diverso e non Free Trial? Vogliamo chiamarlo Minnie e Topolino? Trudy e Gambadilegno? Qui, Quo, Qua? Va bene. Chiamiamolo come vogliamo, ma questi due colleghi hanno dimostrato di sapere fare e sono stati assunti.

ALTRI NON HANNO AVUTO LE CARATTERISTICHE CHE STAVAMO CERCANDO. Punto.

Uno dei due colleghi si e’ lamentato con il Gruppo e gli e’ stata offerta la possibilita’ di continuare la sua preparazione chirurgica? Il collega in questione SA MOLTO BENE che la sua continuazione ERA STATA GIA’ DISCUSSA CON LUI e che io stesso ho voluto per lui questa possibilita’. Forse la anonima autrice ha male interpretato l’informazione ricevuta?

Ma, viste le basi sulle quali stiamo discutendo, forse non ci si puo’ aspettare altro.

 

E adesso veniamo ad un argomento che definire irritante e’ poco: La accommodation.

Probabilmente qualunque essere umano dotato di un benche’ minimo intelletto e di una media intelligenza, sa che se vuole vivere fuori casa deve affrontare delle spese? Parentesi: ricordo a chi ci legge che ho conservate tutte le emails scambiate con i partecipanti al Free Trial ed in particolare ho riletto quelle scambiate con i colleghi scartati.

Bene, anche a loro, come agli altri sono state espresse due opzioni: il B&B e la mia famiglia.

Caro Presidente un normalissimo B&B nella nostra zona chiede 40-45£ al giorno.

Ho parlato con mia moglie ed i miei figli spiegando loro che i giovani colleghi che sarebbero venuti dall’Italia avrebbero dovuto sostenere una spesa quotidiana di una certa importanza (40-45£ per il B&B alle quali aggiungere i costi di un pranzo ed una cena) e quindi vogliamo parlare di minimo 60£ al giorno? Bene.

Mia moglie ed i miei figli hanno accettato di convivere con questi colleghi accettando i normali disagi che una convivenza produce, per fare piacere a me che mi ero attivato per aiutare i colleghi Italiani.

Tra parentesi: vestiti lavati e stirati, pranzi e cene (anche per una collega vegetariana) e cosi’ via. Lascio a lei i pensieri conseguenti. Ho pensato per le cose sopra riportate ad un contributo spese di 25-30£ al giorno. Lo so bene che per un all inclusive e’ una cifra ridicola, ma, cosa vuole, caro Presidente, sono ancora nella fase eroica della mia vita.

 

Penso ancora che ci sia del buono nel cercare di aiutare i giovani colleghi. Lei dovrebbe vedere con quali e quante parole di gratitudine I colleghi di cui sopra hanno riempito le loro emails ringraziandomi per la mia disponibilita’ ad aiutarli sia professionalmente sia economicamente facendoli risparmiare cifre di tutto rispetto se avessero dovuto provvedere in prima persona alla loro accommodation. Sarebbe interessante pubblicarle queste emails. Vede, caro Presidente, in tutto questo, parlo dell’argomento di cui sopra, quello che maggiormente mi dispiace e’ il pensiero che la mia famiglia abbia rinunciato a parte della propria privacy e altro, e quello che ha ottenuto e’ la email di una persona irriconoscente e arrabbiata perche’ e’ stata scartata dopo un periodo di prova.

Per niente edificante.

Tra l’altro colgo l’occasione per ricordare ai colleghi che il tono di cio’ che viene scritto deve necessariamente essere mantenuto in limiti civili. Il livello in questo momento e’ quello degli Ordini Italiani.

Sarebbe un peccato dovere spostare il confronto ad un livello diverso quale, per esempio, un tribunale dove potremmo parlare di diffamazione.

Tra l’atro noto adesso che c’e’ stata la richiesta di diffusione agli altri Ordini Veterinari Italiani delle due emails mandate dai colleghi. Bene, a questo punto vorrei che anche questa mia definitiva risposta fosse diffusa nello stesso modo. Magari anche alla FNOVI. Grazie.

 

Siamo alla conclusione. In generale ai giovani colleghi Italiani auguro ogni bene e grandi soddisfazioni personali. Tra questi ci sono senz’altro colleghi che hanno scritto alle agenzie e cliniche Inglesi e sanno molto bene che, nonostante cio’ che e’ stato riportato in una email, non e’ per niente facile ricevere risposte e tantomeno offerte di lavoro. Come ho gia’ scritto, le agenzie e le cliniche Inglesi cercano persone con esperienza in UK e spesso nemeno rispondono alle emails di colleghi che non hanno questa esperienza. Anzi, qualche giorno fa, e questa e’ una anteprima, almeno per me, ho saputo che la tendenza delle cliniche adesso e’ di richiedere alle agenzie esclusivamente veterinari British. E questo ovviamente complica ancora di piu’ le cose. Forse adesso e’ ancora piu’ chiaro a chi mi legge il perche’ ho voluto cercare di aiutare I giovani colleghi Italiani. Io stesso quando ho cominciato ho fatto fatica e non mi e’ parso vero di potere dare una mano una volta avuta la possibilita’.

In ogni modo la delusione e l’amarezza data dall’atteggiamento di alcuni dei colleghi scartati dopo il Free Trial non hanno offuscato la gioia per essere stato in grado di aiutarne altri: la collega che e’ ora il mio braccio destro, il collega che lavora in un’altra clinica del gruppo e un’altra collega che e’ stata in clinica con noi, ha maturato esperienza ed ha ora ricevuto una offerta di lavoro in un’altra clinica.

Ovviamente anche ai colleghi scartati perche’ non adatti auguro ogni bene e grandi soddisfazioni personali. In particolare voglio pero’ augurare loro di raggiungere presto la maturita’ necessaria per capire che non sempre le cose vanno come si vorrebbe andassero. Se non ci sono le caratteristiche necessarie per quel determinato posto, la cosa migliore e’ prenderne atto e lavorare con impegno ed umilta’ e non smettere di cercare.

 

Caro Presidente, come ho detto in apertura questa e’ l’ultima volta che rispondo quindi da me non aspettatevi altro. Le persone che ci hanno letto hanno ora in mano tutti i particolari per potere capire.

Se qualcuno non avesse capito, pazienza. Forse accadra’ con il,tempo.

Cordialmente

Edmondo Prati

 

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Dopo questo stimolante scambio di opinioni, che ancora una volta sottolinea quanto la nostra professione possa essere viva e vitale, lancio l’invito ai due Colleghi di valutare l’opportunità di confrontarsi direttamente tra di loro in modo da fugare dubbi e da chiarire i rispettivi punti di vista, partendo dal presupposto che non sta a noi giudicare chi abbia ragione o torto

Questa “modesta” bacheca mediatica si è limitata a pubblicare integralmente le comunicazioni pervenute, assicurando diritto di replica alle persone chiamate in causa e dando la più ampia visibilità possibile.