In data 28 ottobre, una delegazione del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Veterinari della Valle d’Aosta ha incontrato l’Assessore all’Agricoltura e risorse naturali Renzo Testolin.
La delegazione era costituita dal Presidente Federico Molino e dai Colleghi Sandra Ganio, Dirigente c/o Servizio Veterinario di Igiene degli Allevamenti e Produzioni Zootecniche, USL Valle d’Aosta, Barbara Benetti e Luigi Natali, Veterinari Liberi Professionisti che si occupano di animali da reddito.
L’incontro, a cui hanno partecipato anche il Dottor Paolo Oreiller – Dirigente della Struttura Flora, Fauna, Caccia e Pesca – e il Signor Franco Contoz – Funzionario dell’Ufficio Servizi Zootecnici, Attrezzi Agricoli/U.M.A – era finalizzato ad una conoscenza reciproca ed alla condivisione delle strategie politiche dell’Assessorato per il prossimo quinquennio.
In quell’occasione è stato segnalato all’Assessore quanto è stato realizzato prima del suo insediamento nei settori di sua competenza, ribadendo la disponibilità da parte dell’Ordine di mettere a disposizione Colleghi tecnicamente preparati per futuri gruppi di lavoro o per incontri concertativi sulle tematiche considerate prioritarie nei prossimi cinque anni.
Durante la discussione si sono affrontate alcune tematiche inerenti la gestione sanitaria del CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici), il Centro Ittico del Consorzio Regionale per la Tutela, l’incremento e l’esercizio della Pesca, l’utilizzo del lancia siringhe per la cattura della fauna selvatica.
Nel contempo si è lungamente discusso sulla figura del veterinario aziendale e sulle prospettive occupazionali del settore zootecnico, anche alla luce dei futuri tagli del bilancio regionale.
L’incontro si è concluso con una breve panoramica su questioni che potrebbero trovare una soluzione grazie ad una maggiore collaborazione tra le parti coinvolte, come ad esempio le problematiche relative alle stalle in agglomerato urbano o alla gestione del letame e dei reflui aziendali, attraverso soluzioni meno impattanti ed innovative.
Ancora una volta è emerso il valore aggiunto della filiera zootecnica valdostana che è spesso stata coinvolta in progetti pilota particolarmente innovativi, si pensi ad esempio all’anagrafe del bestiame con il bolo endoruminale o all’attuale progetto di ricettazione elettronica.
Il patrimonio zootecnico valdostano è oggetto di un controllo sanitario capillare che spazia dalla lotta ed eradicazione delle principali malattie zoonosiche alla verifica del benessere animale in azienda agricola e nei trasporti, dal controllo dei residui di farmaco nelle derrate alimentari di origine animale alla completa tracciabilità delle filiere carne e latte.