Ci sono diversi modi per descrivere come sia variegata e complessa la professione del medico veterinario.
Abbiamo pensato di farvi raccontare la professione proprio da chi la vive sulla sua pelle quotidianamente: i medici veterinari iscritti al nostro Ordine. Ogni mese troverete una testimonianza di un Medico Veterinario valdostano che, con immagini e parole, vi descriverà la sua attività professionale.

 

  1. Nome e Cognome
    Andrea Teggi.
  2. Perché hai deciso di iscriverti a Medicina veterinaria?
    Istinto?!
  3. Come sono stati gli anni dell’Università?
    Ho iniziato a frequentate l’università a Torino, dove mi sono poi laureato, ma ho anche seguito dei corsi a Pisa per due anni.
    L’ambiente era molto diverso nelle due città: di Torino conservo un ricordo grigio e malinconico (ore e ore chino sui libri a studiare senza svaghi – mea culpa!); a Pisa, l’atmosfera era rilassata e serena e di riflesso mi sono trovato meglio.
    Solo nell’ultimo periodo trascorso a Torino, quando preparavo la tesi, ho legato con altri studenti e finalmente ho partecipato a una festa universitaria!
  4. Quando ti sei laureato/a?
    Mi sono laureato nell’aprile 1995.
  5. Quando ti sei iscritto/a all’Ordine?
    Poco dopo. Giusto il tempo di dare l’esame di stato.
  6. Ricordi come è stato il tuo primo giorno di lavoro?
    Molto bene.
    Era il 30 dicembre e stavo organizzando una memorabile festa di Capodanno, quando un collega ha pensato bene di ammalarsi e di chiedermi di sostituirlo….
    E’ stato un battesimo di fuoco: ho lavorato senza sosta dall’alba del 31 fino all’anno successivo!!!!
  7. Di cosa ti occupi ora nello specifico? Vuoi descriverci in cosa consiste la tua attuale attività professionale?
    Contrariamente alle intenzioni iniziali, che erano di occuparmi di animali da compagnia (infatti la mia tesi tratta di oculopatie ereditarie del cane e ho fatto tirocinio presso un ambulatorio a Torino), sono stato di fatto catapultato nella zootecnia.
    I colleghi Juglair e Natali mi hanno introdotto ad un mondo fino a quel momento poco conosciuto, che mi ha coinvolto e piano piano ha assorbito tutto il mio tempo e le mie energie.
  8. Operi in un settore in cui c’è molta concorrenza?
    In generale, si tratta di un settore in cui operano molti colleghi; però, trovandomi a vivere e lavorare in una valle laterale defilata, la situazione è differente.
  9. Come cerchi di differenziarti dai tuoi colleghi per proporti alla tua potenziale clientela?
    Mi contraddistingue la cosiddetta “teggite”…. Espressione coniata per descrivere la mia calma, pazienza e meticolosità da un allevatore della Val d’Ayas, dove ho sostituito un collega malato, che, rientrato ancora convalescente e con ritmi di lavoro conseguentemente rallentati, si è sentito domandare se fosse stato contagiato dalla “teggite”.
  10. Ti senti realizzato/a nella tua attività professionale?
    Sono soddisfatto, ma ogni giorno mi accorgo che posso ancora apprendere qualcosa.
  11. Come sono i rapporti con i Tuoi colleghi?
    Con i colleghi con cui abitualmente mi confronto, ho buoni rapporti.
  12. Come sono i rapporti con il Tuo Ordine?
    Mi sento correttamente rappresentato, però mi farebbe piacere se la sede fosse più vicina a casa mia! (Scherzo….nella seconda parte della frase).
  13. Hai un aneddoto professionale particolarmente interessante e/o divertente che vuoi raccontare?
    Intendi forse quella volta in cui con il collega Giani ho attraversato il lago Gabiet in barca, all’alba e nella nebbia, per raggiungere poi a piedi una stalla sotto lo sbarramento della diga ed eseguire un taglio cesareo all’aperto, sotto la pioggia?
    Oppure ti riferisci a quell’altra in cui, condotto in alpeggio da un elicottero del soccorso, due guide alpine mi hanno calato con il verricello in un crepaccio dove era caduta una bovina?
  14. Come fai a conciliare il tempo da dedicare al lavoro con il tempo da dedicare alla famiglia?
    Le donne e il cane della mia famiglia sostengono di avere adeguato i LORO tempi ai miei ritmi di lavoro…
  15. Cosa ti senti di consigliare a chi vorrebbe cominciare la tua professione?
    Di cercare lavoro lontano dalla mia zona, sennò devo cambiare la risposta n° 8!!!
    A parte gli scherzi, consiglierei di tenere in debita considerazione il fatto che la nostra professione richiede molti sacrifici e tante rinunce oltre che al veterinario anche a chi gli sta vicino.
  16. Hai qualche sogno nel cassetto per il tuo futuro?
    Ritirarmi in alta montagna in una baita ristrutturata in modo confortevole per leggere davanti al camino e fare delle escursioni sui monti.
  17. Hai qualche rimorso o rimpianto per il tuo passato?
    Aver fumato per 20 anni. Per fortuna ho smesso!
  18. Concludi la tua intervista con un tuo pensiero in piena libertà che rappresenta il tuo quotidiano operare o la tua filosofia di vita (proverbio, riflessione, citazione etc..).
    Da James Herriot “Creature grandi e piccole” – Capitolo I:
    Di questo non si parlava nei libri, pensai mentre la neve sospinta dal vento entrava dalla porta aperta e mi si posava sulla schiena nuda. Ero sdraiato a faccia in giù sul selciato in una pozzanghera di sporcizia indefinibile con il braccio affondato dentro una mucca che aveva violenti premiti e con i piedi che cercavano un appiglio tra le pietre. (…) Riandai con la mente a quella figura del libro di ostetricia. Una mucca in piedi su un pavimento scintillante mentre un veterinario sdolcinato con immacolato camice da parto introduceva il braccio a garbata distanza. Il veterinario era rilassato e sorridente, il coltivatore e i suoi aiutanti erano sorridenti, persino la mucca era sorridente. (…)