Ha avuto un incredibile successo l’Assemblea Annuale dell’Ordine dei Veterinari di Alessandria che ha visto, tra i vari ospiti, alcuni rappresentanti nazionali della veterinaria e della Sanità italiana.
All’incontro ha partecipato una delegazione valdostana costituita dal Presidente Federico Molino, dal Tesoriere Cristiano Dal Monte e dal Revisore dei conti Luigi Natali.
Tra il pubblico erano presenti, oltre ai Membri del Consiglio Direttivo di Alessandria e agli iscritti all’Ordine, Emilio Bosio (Presidente Ordine Cuneo), Adriano Sarale (Presidente dell’Associazione Consigli Ordini provinciali dei Medici Veterinari della Regione Piemonte), Thomas Bottello (Presidente Ordine di Torino), Cesare Pierbattisti (già Presidente Ordine di Torino ed attualmente Membro Comitato Centrale FNOVI), Mauro Casalone (Presidente Sivar).
Moderati dal Professore Giovanni Re (Presidente Ordine di Alessandria), si sono succeduti gli interventi del Presidente Gaetano Penocchio – che ha illustrato il sistema Fnovi, le sue strategie comunicative e programmatiche – e dell’On. Dr. Gianni Mancuso, Presidente ENPAV, che ha invece descritto la situazione delle prestazioni pensionistiche e dei servizi assistenziali forniti dall’ENPAV.
Ha concluso la serata il Direttore del Dipartimento Prevenzione e Sanità ASL AL, Dr. Enrico Guerci, relazionando sul “paziente incidentato, responsabilità sanitaria morale e civile”.
Particolarmente interessante e denso di contenuti è stato l’intervento fuori programma del Ministro della Salute, Professor Renato Balduzzi, atteso in sala per un rapido saluto ai presenti.
Al suo ingresso il Presidente Penocchio ha interrotto la sua relazione e ha posto alcune questioni che hanno intavolato un vivace dibattito di circa un’ora.
Il Ministro ha esordito complimentandosi con il Presidente Fnovi per il suo “parler vrai” (una comunicazione schietta e diretta) ed ha ribadito la sua consapevolezza sulle differenze di ruoli, obiettivi ed attività delle organizzazioni sindacali, delle realtà associative e degli Ordini Professionali e relative Federazioni Nazionali.
Sono stati affrontati alcuni temi come l’abuso di professione e la programmazione universitaria che spesso è funzionale più ad esigenze accademiche che alle reali opportunità di mercato; è stata poi ribadita la necessità di definire in modo chiaro e netto “l’atto veterinario”.
Durante il confronto è stato fatto cenno all’attività libero professionale intra ed extramoenia nel settore veterinario: la situazione è completamente differente da quanto avviene nel mondo medico dove “l’attività libero–professionale integra e completa i servizi alla persona erogati dal pubblico”; nel settore veterinario si corre spesso il rischio che chi svolge attività di controllo, svolga anche attività libero-professionale negli stessi territori e verso la stessa clientela che controlla in veste ufficiale, generando un possibile e macroscopico conflitto di interessi.
Il Ministro Balduzzi ha ribadito che il settore delle Veterinaria (pubblica e non) è considerato un eccellenza invidiata in tutta Europa e che è perfettamente cosciente delle problematiche presenti nel settore, che ha avuto modo di conoscere approfonditamente anche quando era a Capo dell’ufficio legislativo del Ministero della sanità dal 1997 al 1999.
Il suo attuale ruolo tecnico gli impedisce di aprire troppo fronti di discussione o nuove problematiche da risolvere, questo al fine di evitare di lasciare “troppi tavoli aperti, senza portarne a compimento nessuno”.
Piena disponibilità è stata però data alle questioni sollevate dalla F.n.o.v.i. (da parte della quale il Ministro resta in attesa di un documento sintetico in cui vengano riassunte le problematiche oggetto di discussione).
L’apertura è stata suggellata da una frase conclusiva relativa all’attuale iter legislativo di riordino degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali: “anche se la bozza di legge non prevede il coinvolgimento della F.n.o.v.i. , nulla mi impedisce di sentire il suo parere a riguardo”.
La serata si è conclusa con un lungo applauso destinato ai presenti e all’organizzatore; ne è seguita una cena conviviale.