Ci sono diversi modi per descrivere come sia variegata e complessa la professione del medico veterinario. Abbiamo pensato di farvi raccontare la professione proprio da chi la vive sulla sua pelle quotidianamente: i medici veterinari iscritti al nostro Ordine. Ogni mese troverete una testimonianza di un Medico Veterinario valdostano che, con immagini e parole, vi descriverà la sua attività professionale.
- Nome e Cognome
Livia Sarto. - Perché hai deciso di iscriverti a Medicina veterinaria?
Credo di aver sempre voluto fare il veterinario, tutto qui. - Come sono stati gli anni dell’Università?
Bellissimi!
Molto lunghi visto l’impegno di ore e studio richiesti ma comunque belli e divertenti! - Quando ti sei laureato/a?
A luglio 2011. - Quando ti sei iscritto/a all’Ordine?
A febbraio 2012. - Ricordi come è stato il tuo primo giorno di lavoro?
Non in particolare, ricordo la sensazione di puro terrore, dover riuscire a mettere in pratica tutte le conoscenze teoriche acquisite (di pratica all’università non se ne fa molta…).
Le prime volte anche solo fare un vaccino era un dramma. - Di cosa ti occupi ora nello specifico? Vuoi descriverci in cosa consiste la tua attuale attività professionale?
Mi occupo in particolare di cani e gatti, e ho deciso di offrire come servizio le visite a domicilio (in una realtà geografica come la nostra non per tutti è semplice scendere in città portare cane o gatto dal veterinario).
Inoltre, sto cominciando a formarmi sulla medicina e la chirurgia delle capre, animali che semplicemente adoro.
La mia passione resta però la chirurgia. - Operi in un settore in cui c’è molta concorrenza?
Si e no.
I colleghi sono già presenti sul territorio da molti anni ed hanno quindi una clientela affezionata, in ogni caso credo però che ci sia ancora spazio per me e per i colleghi (in realtà colleghe!) che hanno frequentato l’università con me. - Come cerchi di differenziarti dai tuoi colleghi per proporti alla tua potenziale clientela?
Per differenziare in parte il mio servizio da quello dei colleghi ho deciso di offrire visite a domicilio, per il resto non credo di avere molte differenze dagli altri (a parte la minor esperienza che cerco di colmare giorno per giorno).
In ogni caso cerco di essere professionale e sempre aggiornata, non dimenticando che chi ho davanti non è solo un paziente ma anche, molto spesso, un compagno di vita e parte integrante della famiglia. - Ti senti realizzato/a nella tua attività professionale?
Molto, faccio il lavoro che mi piace, cosa potrei chiedere di meglio? - Come sono i rapporti con i Tuoi colleghi?
Ottimi. - Come sono i rapporti con il Tuo Ordine?
Buoni, anche se sono un po’ latitante; sono sempre tutti dispostissimi ad aiutarmi o consigliarmi in caso di dubbi/difficoltà. - Hai un aneddoto professionale particolarmente interessante e/o divertente che vuoi raccontare?
Ce ne sarebbero sicuramente un sacco, ma così su due piedi non me ne viene in mente nessuno in particolare. - Come fai a conciliare il tempo da dedicare al lavoro con il tempo da dedicare alla famiglia?
Non è sempre facile anche perché facendo un lavoro che mi appassiona molto non smetterei mai!
In ogni caso mi ritaglio del tempo per stare con il mio compagno Michele, le mie “bestiacce” (Agata il mio cane, Silla il mio gatto, Jerry il mio bellissimo cavallone e Musetto e Ottavio le mie capre) la mia famiglia e i miei amici. - Cosa ti senti di consigliare a chi vorrebbe cominciare la tua professione?
Di avere tanta passione, il resto viene da sé. - Hai qualche sogno nel cassetto per il tuo futuro?
Essendo appassionata di chirurgia il mio sogno più grande, dal punto di vista professionale è di essere in grado di effettuare una chirurgia toracica.
Nel frattempo continuo la mia formazione e staremo a vedere. - Hai qualche rimorso o rimpianto per il tuo passato?
Per fortuna no, almeno per il momento ma spero di non averne mai! - Concludi la tua intervista con un tuo pensiero in piena libertà che rappresenta il tuo quotidiano operare o la tua filosofia di vita (proverbio, riflessione, citazione etc..).
“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”.
M. K. “Mahatma” Gandhi (1869-1948)