I professionisti sono tornati a farsi sentire e hanno indetto la seconda edizione del Professional Day – “La giornata delle professioni” il 19 febbraio dalle ore 9,30 presso l’Auditorium Conciliazione di Roma.
Con una diretta via satellite che ha permesso collegamenti audio/video con oltre 140 sedi sparse sul territorio nazionale, CUP, PAT e ADEPP, alla presenza dei Presidenti e dei Consiglieri di tutti gli Ordini professionali, hanno chiesto un nuovo confronto con la Politica per discutere un piano di rilancio per l’Italia.
Il difficile momento storico e le elezioni alle porte hanno indotto nuovamente i professionisti ad aprire un dialogo pubblico sulle prospettive di crescita del Paese e sul ruolo che i 2.300.000 iscritti agli ordini e ai collegi professionali svolgono quotidianamente a supporto della PA e dei cittadini italiani.
Ancora una volta, quindi, le professioni si fanno promotrici di un’iniziativa che ha fornito proposte di miglioramento al sistema e che ha avuto la sua massima centralità il 19 febbraio.
Alla base c’è un percorso comune che punta sulla consapevolezza del ruolo sociale delle professioni ordinistiche, riconosciuto già dalla recente riforma, e sulla necessità di costituire un punto di raccordo tra cittadini e Stato.
Come afferma Marina Calderone, rieletta al vertice del CUP per il triennio 2012-2015, “il Comitato Unitario delle Professioni, oltre ad accompagnare la fase attuativa della riforma delle professioni attraverso un dialogo assiduo con i Ministeri vigilanti e il Parlamento, continuerà a rapportarsi con lo Stato e con le parti sociali e produttive del Paese per contribuire al rilancio di un’economia interessata ormai da tre anni di crisi profonda”.
L’auspicio è infatti quello di fornire un supporto diretto per giungere a riforme strutturali del sistema produttivo, in modo che l’Italia possa essere di nuovo una delle economie trainanti d’Europa.
Se è vero, dunque, che la riforma delle professioni ha riconosciuto il valore degli ordini, è pur vero che bisogna fare ancora dei miglioramenti per quanto riguarda il praticantato e le società tra professionisti.
Bisogna considerare, inoltre, che la società odierna è profondamente cambiata ed è per questo che alcune fasce di professionisti, come giovani e donne, aspettano ancora di essere salvaguardati in modo adeguato per poter rimanere sul mercato.
Sono questi i motivi che hanno indotto i professionisti a salire nuovamente sul palco dell’Auditorium Conciliazione, mettendo sotto i riflettori la qualità e la specializzazione offerta dai loro iscritti, alla presenza di numerosi esponenti politici.
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