Si tratta di un parassita rinvenuto durante gli usuali controlli obbligatori sui suidi allevati e cacciati in Valle d’Aosta
Il servizio di Igiene degli Alimenti di Origine Animale, afferente al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl, informa che
nello scorso fine settimana è stata rilevata la presenza di Trichinella in un cinghiale abbattuto durante l’attività di caccia.
Il parassita è stato rinvenuto in seguito ai controlli che obbligatoriamente sono effettuati dai Veterinari dell’Ausl della Valle
d’Aosta su tutti i suini e i cinghiali allevati o cacciati.
Il prelievo è stato fatto dai Veterinari della SC Igiene degli alimenti di origine animale dell’Usl e la diagnosi dalla sezione di Aosta dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale.
“ La Trichinellosi è una rara malattia che può interessare anche l’uomo e che, nei suidi, al 2001 è stata rinvenuta in Valle d’Aosta
solo quattro volte, l’ultima nel 2012.
Si tratta di una malattia parassitaria sostenuta da un nematode del genere Trichinella in grado di infestare mammiferi, uccelli e rettili, soprattutto se animali carnivori o onnivori (come volpe, lupo, faina, cane, gatto, maiale, cinghiale e equino ) – spiega il Direttore della Sc Igiene degli alimenti di origine animale, dott. Emilio Bazzocchi.
Il contagio per gli animali e l’uomo avviene per via orale tramite l’ingestione di carni infestate”.
Nonostante si facciano controlli obbligatori per la sua prevenzione nonché per l’eradicazione dal territorio regionale risulta fondamentale la collaborazione dell’utenza ed in particolare dei cacciatori.
Un utile opuscolo esplicativo è già da tempo disponibile sul sito dell’Usl al seguente link: